IL BLOG DI ROBERTO DI NAPOLI

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Archive for the ‘informazione’ Category

La fortuna dei due “marò”: accusati di omicidio ma accolti con tutti gli onori. Viva l’Italia!

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 22 dicembre 2012

Ecco -tra i vari motivi- perchè questo Paese fa ridere il resto del mondo. Rispetto sempre il principio di non colpevolezza ma ritengo inconcepibile che un Capo dello Stato riceva due marò -per il momento- accusati di omicidio e che La Russa, addirittura, offra di candidarli. Due veri eroi non avrebbero dovuto avere paura di farsi processare in un altro Stato. Sono loro, tra l’altro, che hanno scelto quel mestiere che, come tanti, non è esente da rischi. Perchè, quando si scelgono missioni all’estero (a cui non sempre, se non sbaglio, i militari sono costretti ma, anzi, talvolta, vengono scelte per “altri motivi”), devono, poi, pagare i contribuenti il loro rientro? Ma, soprattutto: perchè i marò non si fanno processare? La mia personale opinione è che due marò, non dico eroi ma con un normale senso civico, a mio avviso, se ne sarebbero dovuti andare a casa -zitti, zitti- ricordando al Presidente della Repubblica che, forse, sarebbe stato il caso di attendere una definitiva chiarezza sulla loro condotta prima di visitare il Quirinale; rassicurando di rimborsare, un giorno, i costi sostenuti per il rientro (potrebbero, nel frattempo, concedere ipoteca sulla loro casa a beneficio della Repubblica Italiana) e, nel frattempo, ringraziando i poveri italiani e il Bel Paese. Ricordo, qualche anno fa, la storia di un cittadino disperato per il figlio che, partito in un viaggio, si era ritrovato detenuto (anche in quel caso, mi pare, in India) con l’accusa di spaccio di droga (grave, se vera, ma sempre di minore gravità rispetto ad un omicidio; cliccare qui per leggere una sintesi di quella vicenda): spese, credo, decine di migliaia di euro per andare a trovare il figlio e supplicò i vertici e i massimi rappresentanti delle Istituzioni. E i marò? Credo (e spero) che siano innocenti ma, finchè non si avrà certezza, per me lo sono non di più di tanti altri detenuti (per qualsiasi reato meno grave di un omicidio) in attesa di sentenza definitiva: i “marò” -anzi, per non generalizzare, quei due marò- li ritengo solo più fortunati! Viva l’Italia: tanto nessuno se ne accorge e i cittadini non si lamentano, soprattutto in questo periodo, impegnati a pensare alle partite di calcio, al panettone e ai regali natalizi. Gli indiani capiranno.

Riporto il link di TGCOM 24, uno dei tanti quotidiani on line nazionali con la notizia dei “festeggiamenti”: Roma, i due marò sono tornati in Italia – Cronaca – Tgcom24.

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Il ministro partecipa all’assemblea della società sua e dei fratelli e compra un altro albergo? E che fine hanno fatto tutti quelli che protestavano e scendevano in piazza contro Berlusconi e i conflitti di interesse?

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 24 ottobre 2012

L’anno scorso, all’indomani della nascita del Governo Monti, molti si domandavano se non ci fossero conflitti di interesse col mondo bancario considerate le cariche ricoperte, in passato o fino al giorno prima, da molti ministri. Ricordo che ad una puntata di Porta a Porta, Passera, apparendo quasi stupito o infastidito, fece capire l’infondatezza di qualsivoglia dubbio in merito a potenziali conflitti di interesse essendo stato amministratore delegato di Intesa SanPaolo. Mi pare che rispose di avere venduto le azioni e che, comunque, …… aveva giurato (ricordo che sorrisi nel sentire una tale giustificazione; per questo principio, quindi, è sufficiente che un ministro abbia giurato per godere di un “dogma” sulla sua infallibilità e santità).

Dopo un anno, leggo l’articolo di Italia Oggi sulla partecipazione del ministro dell’economia e sviluppo all’assemblea della società di cui detiene il 33% delle azioni e che compra un altro albergo (cliccare qui per leggere l’articolo “Gli alberghi dei Passera passano da due a tre”). Mi domando: cosa ne pensano tutti i “moralisti” che, fino a ieri, non facevano altro che protestare contro i conflitti di interesse di Berlusconi? Non scendono più in piazza? Hanno perso la parola? Sarebbero questi i “tecnici e salvatori della patria”? Come diceva Totò ….. “ma mi faccia il piacere”!

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Aeroporto, a Pasqua niente navetta per Lecce. “Viaggiatori abbandonati”

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 9 aprile 2012

Una notizia del genere, ossia che nella giornata di Pasqua non sarebbe stata fruibile l’autolinea (“navetta”) dall’aeroporto di Brindisi al centro di Lecce, non mi meraviglia -così, come, purtroppo, credo, non stupisca chi conosce il Salento. Dispiace molto, tuttavia, constatare che un territorio con un paesaggio straordinario continui ad essere così trascurato dai politici che, proprio in questo periodo di campagna elettorale, non sanno più che fare per “mostrare” al pubblico le loro facce (quasi sempre le stesse). Viaggiando e girando l’Italia, in pochissime parti ho visto un’organizzazione della rete di trasporti o infrastrutture simili a quelle presenti (o mancanti??) nel Salento. Non mi riferisco solo alla mancanza di una rete ferroviaria capillare che unisca Lecce o Brindisi con le più importanti località turistiche, quali Gallipoli, Otranto, Porto Cesareo, Leuca, ecc. (cliccare qui per leggere un mio vecchio post “Sud, sud, sud, profondo sud-est“), ma anche agli stessi mezzi di trasporto “riservati” a chi, ad esempio, da Roma deve raggiungere Lecce o viceversa. Mi domando spesso: perchè per le tratte ferroviarie da Roma a Venezia o a Milano sono destinati i più moderni “Frecciarossa” e, invece, per Lecce non c’è nemmeno la rete per l’alta velocità e, tra l’altro, sono “riservati” treni più vecchi? Come si può consentire ad una società di autolinee cui si concede una licenza di fare “vacanza” il giorno di Pasqua? Credo che, in presenza di un annuncio del genere, altrove, i politici avrebbero preso provvedimenti e costretto quella società a lavorare o a rinunciare alla concessione per quel servizio!

 Riporto il link della notizia pubblicata su Lecce Prima: Aeroporto, a Pasqua niente navetta per Lecce. “Viaggiatori abbandonati”.

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A festeggiare l’Unità d’Italia anche chi ogni giorno la distrugge. Politici uniti anche dall’ignoranza e presunzione?

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 18 marzo 2011

Che in ogni Paese sono festeggiati o, quantomeno, ricordati anniversari importanti per la nascita dello Stato posso capirlo. E' storia. Che, invece, la gente capace di intendere e di volere sia, davvero, tutta, contenta ed euforica a tal punto da festeggiare di vivere in un Paese come il nostro, ne dubito. Personalmente, al di là dell'anniversario storico, non so in che cosa, oggi, questo Paese possa considerarsi unito; se tutti i cittadini davvero riflettessero attentamente sulle condizioni nelle quali ci troviamo, sia economiche sia politiche sia di effettiva tutela dei diritti fondamentali della persona, credo che sarebbero ben pochi quelli con la voglia di festeggiare. Al massimo, resterebbe la voglia di approfittare della festività ….. “per andare al mare” o per rilassarsi o …. per dimenticare.

Come si fa, d'altronde, ad essere fieri di questo Paese finché a rappresentarlo ci sono personaggi che leggono “solennemente” discorsi “vuoti”, formali e che, in concreto, nel corso dell'intera legislatura o dell'attività di governo o nell'amministrazione del Paese, nulla fanno per il benessere di tutti i cittadini tutelando, invece, sempre i più forti? Si potrebbero fare milioni di esempi ma penso che un'ulteriore sintesi abbastanza eloquente e significativa dello stato d'animo, della “cultura”, del “senso dello Stato” di chi ci rappresenta può trarsi vedendo ed ascoltando il servizio de “Le Iene” andato in onda lo scorso 16 Marzo (può essere visto dal sito ufficiale Mediaset; riporto il link cliccando qui).

Festa nazionale, insomma: tricolore appeso fuori "il Palazzo" ma, probabilmente, chi lo appende non sa nemmeno il motivo.

Che nessuno dei politici intervistati da "Le iene" sapesse cosa accadde il 17 Marzo 1861, in realtà, non mi meraviglia.

Ricordo, d'altronde, quanto scritto in un bel libro, “Il cittadino scomodo”, scritto oltre trent'anni fa, nel quale l'autore, Alberto Bertuzzi, -parlamentare eletto, all'epoca, tra i radicali- racconta di avere più volte “convocato” ministri e parlamentari recandosi, spesso, nel loro ufficio e ponendo loro alcune domande che, banali, forse, per un qualsiasi studente di scuola media, risultavano difficili o senza risposta da parte degli autorevoli politici. Alcuni non sapevano di quanti articoli fosse composta la Costituzione, altri continuavano ad utilizzare la carta intestata del Parlamento pure dopo la fine della legislatura.

Oggi, basta leggere i giornali o internet. Credo che ai cittadini si lascia il “non manifestamente infondato o irrazionale sospetto” che i temi preminenti e quotidiani del dibattito politico non corrispondano alle reali ed effettive esigenze della collettività o, comunque, non siano da queste determinati. Oggi il dibattito politico sembra vertere prevalentemente su escort (termine più nobile o più chic, forse, di mignotte o prostitute), su case (loro) o su scambi di poltrone o su riforme che appaiono ben poco efficaci per garantire a tutti una “giustizia giusta” e uno Stato davvero civile.

Penso, quindi, che le persone meno adatte a presenziare o festeggiare l'unità d'Italia siano proprio coloro i quali l'hanno distrutta o che contribuiscono ogni giorno a frantumare questo Paese offendendo i cittadini onesti!

Farebbero bene, piuttosto, a leggere almeno i discorsi (ma sarebbe già tanto se leggessero qualche minimo loro pensiero) dei padri costituenti, di Calamandrei, di Pertini, di Moro, di Vassalli o, comunque, di chi ha realmente combattuto per la patria e per costruire uno Stato che, se fossero vivi, di certo, non sarebbe questo nel quale siamo costretti a vivere.
Sono certo che molti guarirebbero dalla presunzione, arroganza e ignoranza di cui sembrano “malati cronici” e conserverebbero un maggiore rispetto dei cittadini di cui -dovrebbero ricordare- devono essere onorati di essere i servitori e non i padroni
. Roberto Di Napoli

Inserisco di seguito, quale uno dei tanti esempi di ben diverso contenuto, eleganza, stile e concretezza rispetto ai formali e inutili -quando non volgari- discorsi cui oggi siamo, purtroppo, abituati, il discorso di giuramento di Sandro Pertini appena eletto Presidente della Repubblica (dalla registrazione sul sito di Radio Radicale ma presente anche su Youtube; consiglio di ascoltarlo con le cuffie essendo il volume dell'audio un pò basso).
http://www.radioradicale.it/misc/scheda_av_badge_small.swf?path=http://www.radioradicale.it/scheda/flash/183878

Le riforme ……. Bisogna, cioè, che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana; forte con tutti i colpevoli, umana coi deboli e diseredati; così l'hanno voluta coloro che la conquistarono dopo vent'anni di lotta contro il fascismo”.
 

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E di notte l’intercity si fermò un minuto a Pisciotta. Quando Trenitalia, grazie anche al personale, è efficiente..

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 10 marzo 2011

Solo 1 oraSi sa quanto i ritardi dei treni siano fastidiosi e, a volte, intollerabili: soprattutto, se si viaggia su un Eurostar “alta velocità” o Frecciarossa e se, magari, si ha la necessità di arrivare in orario per non perdere qualche coincidenza. Pochi viaggiatori, forse, sanno che, a prescindere dal diritto al bonus riconosciuto in caso di ritardi o disservizi, in teoria sarebbe anche possibile ottenere il risarcimento del danno patrimoniale qualora si sia in grado di provarlo.

Ho, più volte, commentato su questo mio blog paradossi a causa di disservizi o inefficienze (cliccare sulla categoria "treni", nella colonna di sinistra, per leggere i miei precedenti post su questo blog). Credo sia giusto e doveroso, però, riconoscere anche l'efficienza o la gentilezza del personale quando la si avverta. L'altroieri sera (lo scorso 8 Marzo) sono rimasto particolarmente colpito dall'organizzazione e dall'assistenza ricevuta. Non me l'aspettavo. Il treno intercity notturno da Napoli a Siracusa, secondo l'orario ufficiale di Trenitalia, non prevede la fermata nella piccola stazione di Pisciotta-Palinuro, in provincia di Salerno, nella splendida valle del Cilento.

La notte tra l'8 e il 9 Marzo, il treno, con una decina di carrozze, ha fatto, però, una fermata “eccezionale” per far scendere un solo passeggero, cioè, …… il sottoscritto.

Dovendo recarmi a Vallo della Lucania per un'udienza abbastanza delicata avevo programmato di partire da Roma col Frecciarossa delle 20 per arrivare a Napoli dopo 1 ora circa e a Pisciotta-Palinuro alle 23. Treno superveloce per Napoli, quindi: tranne in caso di ritardo. Il treno superveloce, la Frecciarossa, infatti, quasi vicino al capoluogo campano, a causa del guasto del treno che lo precedeva, all'improvviso ….. si è fermato e rimasto immobile per oltre mezz'ora. Ripresa la marcia, accortomi che sarebbe arrivato con 50 minuti di ritardo, ho avvertito il personale che avrei perso l'ultimo treno per Pisciotta.
Mi sarei dovuto fermare a Salerno e pernottare in albergo con conseguenti costi per i quali sarei stato costretto a chiedere a Trenitalia il risarcimento di ogni danno. E invece, ho constatato subito la gentilezza ed efficienza del capotreno e del controllore. Hanno avvertito la centrale e, sceso alla stazione di Napoli, nella hall, ho trovato un responsabile dell'assistenza ai passeggeri insieme ad un suo collega: ancora più gentili e cordiali. Mi hanno fatto accomodare nella sala assistenza viaggiatori assicurandomi che, pur non essendoci più nessun treno per la mia destinazione, stavano provvedendo a risolvermi il disagio e, tra una telefonata e l'altra al "SOP" (credo sia una centrale operativa), sono riusciti ad avere l'autorizzazione a far effettuare all'intercity notturno Napoli – Siracusa una fermata speciale –non prevista dall'orario ufficiale– nella piccola stazione di Pisciotta-Palinuro, la stessa nella quale sarei dovuto scendere col treno perso. Ho detto ai signori Corba e Madonna (quando ho saputo dal suo collega il cognome di quest'ultimo, col sorriso, ho detto che non poteva che essere gentile e “addetto all'assistenza; sarebbe il caso di dire: nomina sunt consequentia rerum) che sono stati di gentilezza ed efficienza che non mi sarei aspettato. Essendo terminato pochi minuti prima l'orario di lavoro, potevano andarsene a casa. E invece, pur dopo aver trovato -ripeto, con massima efficienza- la soluzione, sono stato accompagnato fino alla carrozza per essere certi che il capotreno fosse informato della fermata “speciale”.
Dopo aver salutato e ringraziato, non nascondo che, nel corridoio, vicino al finestrino, dopo circa un'oretta, qualche dubbio mi è venuto, nel silenzio dei passeggeri che vedevo addormentarsi e mentre vedevo superare velocemente vari paesi della Campania e le stazioni deserte: quello che il macchinista si fosse dimenticato di fermarsi a Pisciotta per fare scendere il “viaggiatore reclamante” (che ha contribuito, però, a far risparmiare Trenitalia l'equo risarcimento del danno da ritardo) e di farmi ritrovare, all'alba, sullo stretto di Messina o, direttamente, a Siracusa.

E, invece, …. era tutto vero: come promesso. Verso l'una di notte, l'intercity ha cominciato a rallentare. Mi è venuto incontro il capotreno per accertarsi che mi fossi accorto dell'arrivo a destinazione. Sul binario, salutandolo e ringraziandolo, gli ho detto, scherzosamente, di rassicurare Trenitalia che il passeggero, nonostante tutto, è rimasto soddisfatto e, come si suol dire, “non ha più nulla a pretendere” a titolo di risarcimento del danno. Mi riservo, al massimo, in merito alla richiesta di indennizzo e del bonus….. per viaggiare ancora più felicemente!  Roberto Di Napoli
copertina responsabilità risarcimento vacanza rovinata

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Anatocismo, usura, mutuo. Alla Camera di commercio di Taranto tavola rotonda su “L’usura” e presentazione del mio libro.

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 27 novembre 2010

manifestoLa valutazione della legittimità delle pretese vantate dalle banche è di fondamentale importanza ai fini della corretta amministrazione dell'impresa; spesso è una necessità per tutelare il patrimonio da richieste illegittime volte al soddisfacimento di crediti vantati a causa di mutui nulli e stipulati solo al fine di estinguere apparenti posizioni debitorie su conto corrente, oppure, per contestare il saldo determinatosi nel corso degli anni a causa di addebiti illegittimi per anatocismo, commissioni di massimo scoperto, ecc. Le segnalazioni “a sofferenza” presso le centrali rischi, poi, spesso, all'esito dei giudizi, si sono rivelate effettuate in difetto dei presupposti richiesti dalla normativa: evidenti gli effetti distruttivi ai danni dell'impresa. Una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione penale, infine, ha chiarito che le commissioni di massimo scoperto, al contrario di quanto, più volte, eccepito dalle banche, devono essere computate ai fini della valutazione dell'usurarietà del tasso effettivo globale applicato.

Si comprende, quindi, l'interesse all'aggiornamento e al confronto su una materia così delicata ed attuale, oltre che degli imprenditori, dei professionisti coinvolti in tali accertamenti od azioni giudiziarie nell'interesse dei propri assistiti.

Ho molto apprezzato, quindi, l'iniziativa degli organizzatori del corso (Universal Master) organizzato presso la prestigiosa sede della Camera di Commercio di Taranto, dal 18 al 27 Novembre 2010, e patrocinato dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e dalla Camera di Commercio di Taranto.

Ringrazio, inoltre, i medesimi organizzatori per avermi invitato quale autore della III edizione del mio pur modesto “Anatocismo e vizi nei contratti bancari”, Maggioli 2010, che sarà presentato nella giornata conclusiva del corso (il 27 Novembre dalle ore 9,30 in poi) che ha avuto quali autorevoli relatori il Presidente dell'Ordine degli Avvocati Avv. Angelo Esposito e il Presidente di sezione del Tribunale di Taranto dott. Pietro Genoviva.

Al termine della presentazione del mio volume seguirà una tavola rotonda sul tema: “L'usura”. Roberto Di Napoli.

recensione 13 agostoArticolo su Il Corriere della Sera del 13 Agosto 2010.copertina anatocismo e vizi nei contratti bancari III ediz.

 

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Seminario del Forum Nazionale Antiusura Bancaria

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 6 novembre 2010

Si è tenuto sabato scorso 30 Ottobre, presso la sala Bonus Pastor del Vicariato di Roma, il primo seminario organizzato dal Forum Nazionale Antiusura Bancaria su "La tutela legale contro l'usura del sistema bancario e di Equitalia".

All'incontro hanno partecipato molti associati e referenti del Forum, che, presieduto dall'on. Domenico Scilipoti, riunisce rappresentanti di varie associazioni antiusura bancaria e singoli professionisti.

Nella qualità di relatore e membro del comitato esecutivo del Forum, ho ricordato, tra l'altro, i vari strumenti di difesa offerti dall'ordinamento contro le pretese illegittime avanzate dalle banche e alcune interessanti pronunce giurisprudenziali.

Dopo i saluti del Presidente on. Domenico Scilipoti, sono intervenuti anche il Prof. Francesco Petrino, il dott. Gennaro Baccile, il dott. Sergio Petrino e i colleghi avv.ti Emanuele Argento, Emanuele Petracca, Marina Flocco, Giuseppe Campanelli.

Roberto Di Napoli

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“Parliamo agli italiani di loro, non di noi”? No, onorevole, gli italiani sono stanchi delle parole: raccontate i “fatti”!

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 25 settembre 2010

Leggendo la biografia pubblicata su internet, ho le sansazione, pur non conoscendolo personalmente, che l'on. Bersani sia una persona perbene, un politico onesto e che possa ricordare cosa significhino i sacrifici che affrontano quotidianamente migliaia di italiani: far trovare un piatto caldo alla famiglia, pagare le bollette delle utenze domestiche, le tasse, il desiderio di consentire ai figli la migliore istruzione e i costi per l'università, l'affitto o le rate del mutuo.
Temo, però, che, che gli impegni parlamentari, i comizi, gli scontri tra maggioranza e opposizione -se non, addirittura, all'interno dello stesso partito- allontanino quasi sempre i "politici" dalla triste realtà in cui si trovano milioni di cittadini e, spesso, quando appaiono onnipresenti, in ogni angolo del Paese, il loro stringere la mano o il pronunciare qualche "bella" frase (magari a voce un pò più alta), sia un tentativo ingenuo di affascinare il pubblico riuscendo, però, solo a far commuovere qualche elettore troppo sensibile.
La gente, invece, credo sia esasperata; eppure, con grande dignità e coraggio, affronta, ogni giorno, difficoltà incomprensibili o dimenticate dai politici.
Ho letto la sintesi dell'intervento dell'on. Bersani alla direzione del PD pubblicata su facebook e sul proprio blog. Ho pubblicato, su entrambi i siti, un mio commento che ritrascrivo di seguito.
Ripeto: non è una critica personale verso l'on. Bersani ma una mia opinione in merito all'attività di tutti i politici.
Credo che per poter parlare lealmente "agli italiani" e "di loro" bisognerebbe vivere un pò come vive la maggiorparte, condividerne le difficoltà e capire quali siano le loro reali ed immediate esigenze. Dovrebbero, forse, i politici, entrare e soggiornare qualche giorno in qualche casa (possibilmente senza far svuotare il frigorifero già povero) e vedere le difficoltà o i paradossi che affrontano, ogni giorno, imprenditori, operai, dipendenti, insomma, cittadini semplici ma che, in silenzio, con dignità, con coraggio e spinti dall'onestà, diventano, ogni giorno, i veri eroi sui quali, per fortuna, si fonda la parte sana del Paese: a prescindere dalle chiacchere!

Trascrivo di seguito il mio commento alla nota pubblicata dall'on. Bersani su facebook e sul suo blog sui quali anche altri cittadini hanno scritto la loro opinione. Ho chiesto, in particolare, al leader PD di occuparsi maggiormente della tutela di cui necessitano le vittime di usura ed estorsione bancaria. Sono certo che l'on. Bersani non resterà indifferente. Roberto Di Napoli
 

"Caro Onorevole, abbiamo scambiato qualche parola due anni fa a Castenedolo (BS) in occasione della presentazione di un libro di Cazzullo ma e' ovvio che non si ricorda di me e poco importa. Credo che gli italiani siano stanchi di sentire "parlare". Sarebbe piu' utile vedere il minimo contributo nella risoluzione dei loro problemi quotidiani. Lo sa che ci sono esecuzioni immobiliari o procedure fallimentari instaurate da banche per ottenere somme determinate da addebiti vietati dalla legge e dalla giurisprudenza ma che continuano a distruggere l'economia oltre alla serenita' e salute di imprenditori e famiglie costrette a lasciare l'azienda o sbattute fuori casa??? E poi gli amministratori delle banche, oltre ad essere impuniti e a godere di stipendi milionari, prendono liquidazioni da capogiro!!! Voi stessi politici incentivate le vittime a denunciare l'usuraio o l'estorsore! E poi? Esiste una struttura quale il Fondo di solidarieta' per le vittime dell'usura: dia un'occhiata su internet -o se vuole Le fornisco un pò di documenti- e si domandi se e' tollerabile che le vittime debbano ricorrere, spesso, ai giudici amministrativi per ottenere cio' che una costosa struttura dovrebbe dare in pochi mesi.Perche' non affrontate questi problemi concreti? E'all'esame della Camera dei Deputati un progetto di riforma della legge antiusura, gia' approvato al Senato, che potra' generare ancora piu' equivoci di quelli sorti con l'attuale legge. Nel mio piccolo, da giurista, avvocato e cittadino, ho proposto con petizione (n.672) trasmessa in Commissione Giustizia vari suggerimenti per emendamenti: vari suoi colleghi parlamentari li hanno condivisi firmandoli. Con un altro suo collega, on. Scilipoti (IDV), abbiamo fondato il Forum Nazionale Antiusura bancaria che unisce cittadini, imprenditori, professionisti ed e' aperto a qualunque altro politico o cittadino disposto a sostenere la comune battaglia. Perche' voi tutti parlamentari non cominciate a impedire che banche munite di titoli spesso riconoscuti invalidi dalla giurisprudenza distruggano persone o imprenditori? Finora solo leggi a tutela di banche e mai degli utenti vessati, vittime di anatocismo (consentito dal 2000 in poi a causa di un decreto legislativo approvato nell'agosto 1999 dal governo di centrosinistra)e usura. Cominciate anche voi realmente a dimostrarvi vicini ai cittadini e, soprattutto, alle vittime di usura bancaria e ai più deboli. Fate cio' che dite: anche voi politici, denunciate l'usuraio (bancario). Denunciare conviene, no??? Basta con le parole; siate del PDL o del PD, di qualsiasi partito, andate a vedere come vivono migliaia di persone; come vivono o cosa possono subire quanti pretendono giustizia e legalità e subiscono ritorsioni quando denunciano poteri forti o comitati d'affari. E' di questo che l'Italia ha bisogno: di politici che, davvero, perseguano l'interesse pubblico. Ma per farlo realmente credo che bisognerebbe immedesimarsi un pò nelle esigenze quotidiane dei comuni mortali. Dovreste, forse, rinunciare a qualche comizio e andare in casa di qualche italiano, di qualche vittima di malagiustizia o di malasanità o nelle imprese a vedere quali sono i problemi degli imprenditori (non sempre meno gravi di quelli dei dipendenti). Fermatevi qualche giorno in quelle case o in quelle imprese. Sono certo che se tutti i politici (di destra o di sinistra) facessero questo si tornerebbe ad una dialettica parlamentare realmente costruttiva e ne trarrebbero beneficio tutti gli italiani, soprattutto i più bisognosi. Roberto Di Napoli"
 

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