Notizie, quelle riportate nell’articolo, che alimentano il sospetto che, purtroppo, credo, si avverte da tempo: che il potere bancario-finanziario, di fatto, riesca a governare e che il bilancio, il benessere dei cittadini, e, forse, anche la legislazione ne siano condizionati. Si ha la triste sensazione che i valori della centralità della persona umana, della sua dignità e il rispetto dei suoi diritti fondamentali siano posti in secondo piano rispetto all’esigenza -che appare preminente- di rispettare logiche di bilancio e che, per tutelare quest’ultimo fine, perfino le norme della Costituzione possano apparire un intralcio. Consiglio la lettura dell’articolo e, soprattutto, le conclusioni che fanno riflettere anche sui recenti tentativi di modifiche costituzionali e se, davvero, le motivazioni risiedono in una (utile?) opportunità -non si sa quanto concretamente realizzabile e a quale costo- di risparmio per le casse dello Stato. Dovremmo ricordarci sempre che siamo cittadini e a nessuno dovrebbe essere consentito di scambiarci per “utenti, clienti di una società” che permette ai suoi finanziatori di entrare, di sedersi, controllare e comandare.
Sorgente: Il club degli ex JP Morgan sale ai vertici delle società di Stato



















