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Archive for the ‘usura’ Category

Pesaro, 28 Marzo: continua il ciclo di seminari organizzati da Maggioli su “Anatocismo e usura. Vizi nei contratti bancari”

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 27 marzo 2014

Dopo la prima “tappa” la settimana scorsa, a Brescia, continua il ciclo di seminari organizzato da Maggioli Editore in materia di Anatocismo e usura nei rapporti bancari. Domani 28 Marzo la giornata di formazione è prevista a Pesaro. Il corso, così come il precedente e i prossimi, è accreditato dal Consiglio Nazionale Forense con attribuzione, ai partecipanti, di 4 crediti formativi. Informazioni su costi e iscrizione sul sito della casa editrice (cliccare qui). Prossimo appuntamento, venerdì 4 Aprile a Bologna.

Maggioli Formazione

 

 

 

ANATOCISMO E USURA. VIZI NEI CONTRATTI BANCARI

 

Pesaro, 28 marzo 2014

Relatore: Roberto Di Napoli
Avvocato in Roma. Autore di pubblicazioni in materia di anatocismo e vizi nei contratti bancari.

Ore 14.30 Apertura lavori

Saluti ai partecipanti

Avv. Luigi Farachi Responsabile formazione Ordine Avvocati di Pesaro
Dott. Paolo Balestieri Presidente Ordine Dottori Commercialisti di Pesaro

Programma
• Elementi e clausole del rapporto di apertura di credito in conto corrente;
• I principali vizi contrattuali;
• La contestazione del credito;
• L’opposizione al decreto ingiuntivo;
• Funzione e presupposti delle segnalazioni alle banche dati e alla Centrale Rischi della Banca d’Italia;
• L’azione di ripetizione di indebiti bancari;
• Le azioni di risarcimento danni;
• Il reato di usura;
• La rilevanza penale della minaccia di azioni legali per pretese illecite;
• Cenni su casi pratici.

Ore 18.30 Chiusura lavori

 

Anatocismo e vizi nei contratti bancari, IV edizione, 2013

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Usura, tassi fino al 300% in manette 4 insospettabili – Corriere del Mezzogiorno

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 27 marzo 2014

Spero che un giorno provvedimenti analoghi a quelli riportati sul sito del Corriere della Sera di oggi siano adottati nei confronti di direttori di banche responsabili del fallimento di imprese e, a volte, della compromissione della vita e della salute di tanti cittadini. In quello stesso distretto di Corte d’Appello, ossia Lecce, in seguito ad una denuncia del 1996 per usura bancaria (quando il fenomeno sembrava sconosciuto) presentata da mio padre, la Procura della Repubblica accerto’ tassi di interesse applicati fino al 292%. Non fu arrestato alcun direttore ma, anzi, i responsabili imputati chiesero e ottennero (dopo il precedente rigetto da parte del Tribunale) il fallimento della società. Dopo varie astensioni dei giudici delegati, a partire dal 2005 un giudice (controparte in vari giudizi e che, dunque, si sarebbe dovuto astenere) svendette un intero patrimonio di oltre quaranta milioni di euro per soddisfare le pretese degli usurai ed estorsori bancari. Dopo qualche mese a subire gli arresti domiciliari, per oltre quattro mesi, fu …..la persona offesa. L’anno prima quegli imputati furono prosciolti in primo grado; l’appello proposto dalla parte civile fu dichiarato inammissibile ma la Cassazione, nel 2010, cassò i provvedimenti. La corte d’Appello ha, così, disposto il giudizio. Uno degli imputati è morto. Sono passati 18 anni dalla denuncia e, nel frattempo, la mia famiglia ha subito di tutto coi veri danni (sofferenze, umiliazioni, pensieri) che mai potranno essere risarciti, come si direbbe in termini giuridici: “in forma specifica”, “in natura”. (per una sintesi sia pure aggiornata a qualche anno fa e che non riporta, tra l’altro, l’assoluzione con formula piena dall’accusa di “lancio del bicchiere” a un soggetto che sembrava un poliziotto rispettoso della legge e della verità, vd LiberoReporterhttps://ilblogdirobertodinapoli.blog/wp-content/uploads/2012/02/pages-from-casodinapoli.pdf; al caso fu dedicato anche un servizio del TG5- Indignato Speciale, https://ilblogdirobertodinapoli.wordpress.com/2007/11/07/tg5-indignato-speciale-sul-caso-della-mia-famiglia/).

Girando l’Italia, vedo, purtroppo, industriali, piccoli imprenditori, persone che, spesso con le lacrime o con gli occhi lucidi, raccontano della loro impresa o dei loro beni costruiti in una vita di duro lavoro. In un caso nel quale assisto i familiari, il protagonista, un imprenditore, non ha nemmeno avuto la forza di resistere: si è ammazzato pressato dalle banche quando, invece, era creditore anche della Pubblica Amministrazione. Spero, ora, davvero, che qualcosa stia cambiando, anche a Lecce. I numerosi provvedimenti di questi giorni contro usurai e l’arresto, perfino, di un direttore di banca lasciano sperare. Sotto, alcune foto di un sit-in del Settembre 2005, quando il fenomeno dell’usura bancaria sembrava sconosciuto e la gente, forse, non ci credeva (e, ancora, l’anatocismo e l’usura bancaria non avevano attirato l’attenzione di società, finti periti, associazioni, mediatori, promoter che sembrano, invece, averlo inteso come motivo di business, spesso, senza nemmeno i necessari studi)

Usura, tassi fino al 300% in manette 4 insospettabili – Corriere del Mezzogiorno.

http://www.lecceprima.it/cronaca/operazione-anti-usura-guagnano-25-marzo-2014.html

Alcune foto del sit-in del 20 Settembre 2005, a Roma, nei pressi del Ministero della Giustizia.

Image for L'informazione "fai da te" delle vittime

 

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Un ciclo di seminari organizzato da Maggioli Editore in materia di “Anatocismo e usura. Vizi nei contratti bancari”

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 6 marzo 2014

Aumentando sempre di più l’interesse di avvocati, giuristi e consulenti contabili (oltre che degli stessi imprenditori o consumatori) in merito alla normativa e alla più recente giurisprudenza sulla contestazione dei rapporti bancari nonché sugli strumenti giuridici per domandare la restituzione degli importi indebitamente percepiti o il risarcimento dei danni, MAGGIOLI Editore ha organizzato, in varie parti d’Italia, un ciclo di seminari nei quali sarò relatore a partire dal 14 Marzo p.v. .

Pubblico di seguito date e luoghi dei seminari in programma per i prossimi mesi. Per informazioni, costi e iscrizione cliccare sul luogo nel quale si intende partecipare oppure sul seguente link (qui) .

E’ stato richiesto l’accreditamento al C.N.F. per la formazione continua degli Avvocati

Maggioli Formazione

Anatocismo e vizi nei contratti bancari, IV edizione, 2013

 Pescara, 14 Marzo 2014

Brescia, 21 Marzo 2014

Pesaro, 28 Marzo 2014

Bologna, 4 Aprile 2014

Pavia, 18 Aprile 2014

Alessandria, 23 Maggio 2014

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Seminario su anatocismo e contenziosi bancari organizzato dalla rivista giuridica Foro Europeo e dall’associazione Avvocati per l’Europa

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 30 gennaio 2014

Dopo la grande partecipazione al convegno dell’8 Novembre scorso (clicca qui), si ripeterà domani 31 Gennaio, a Roma, il corso organizzato dalla rivista giuridica telematica “Foro Europeo” e dall’associazione “Avvocati per l’Europa” su:

Come difendersi dalle banche – I contenziosi in materia di contratti di conto corrente – La gestione delle cause di anatocismo e usura

Visto il numero di iscrizioni (che già da alcuni giorni sembra esaurito) continua, quindi, l’interesse degli avvocati e commercialisti in merito agli strumenti di difesa per la contestazione dei crediti bancari viziati da anatocismo, usura o altre ragioni di invalidità o per la restituzione degli indebiti.

Il video degli interventi sarà disponibile nei prossimi giorni sul sito della rivista Foro Europeo. 

Programma: I contenziosi in materia di contratti di conto corrente – Anatocismo riferimenti normativi ed evoluzione giurisprudenziale nel tempo) – Usura riferimenti normativi e massime giurisrudenziali) – La gestione delle cause di anatocismo e usura. Ripartizione dell’onere della prova. Ammissibilità degli ordini di esibizione. Prescrizione del diritto alla ripetizione dell’indebito. Impostazione della C.T.U. – interessi ultralegali – Commissioni di massimo scoperto – Centrale dei rischi – dichiarazione di nullità parziale del contratto di mutuo ed in particolare della clausola ove sono previsti interessi usurari.

Il corso prevede crediti formativi per gli avvocati e i commercialisti.

RELATORI:

DOMENICO CONDELLO – Avvocato del Foro di Roma – Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Roma

ROBERTO DI NAPOLI – Avvocato del Foro di Roma (autore pubblicazioni in materia)

LUCA GIUSTI – Avvocato del Foro di Roma (Centro Studi Avvocati per l’Europa)

 GENNARO BACCILE – Consulente Esperto Tecnico-Economico. Vice Presidente SoS Utenti

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Le parole di Papa Francesco contro l’usura (e, forse, non solo contro “i cravattari”): “…quando una famiglia non ha da mangiare perché deve pagare il mutuo agli usurai, quello non è cristiano! Non è umano! “

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 29 gennaio 2014

Non c’è giorno, sin da quando è stato eletto, che il Papa non fa sentire la Sua voce, anzi, la vicinanza in difesa dei più deboli. Non solo parole ma anche fatti concreti. Prima di Natale, ad un commerciante siciliano, vittima del racket (che ho avuto l’onore e il piacere di conoscere), aveva fatto inviare un piccolo assegno. Non immaginava, però, probabilmente, i paradossi di questo Paese visti gli ostacoli incontrati dalla povera vittima cui le Poste non cambiavano l’assegno -pure se del Papa- in quanto non titolare di un conto corrente; clicca qui per leggere la notizia )

Le parole pronunciate oggi, quindi, non meravigliano. Nel silenzio e nella -quasi generale- indifferenza dei politici in merito al fenomeno dell’usura (tranne qualcuno che si è contraddistinto per immagini o spot che sembrano, piuttosto, quotidiane campagne elettorali sulla pelle delle vittime) e di fronte all’inefficienza, dimostrata, in questi anni, anche da parte di chi dovrebbe tutelare le vittime,  le semplici parole pronunciate da Papa Francesco costituiscono un messaggio di fortissimo impatto e di enorme importanza. Il Papa non ha rivolto parole solo contro gli usurai ma ha affermato che “non è umano”, “non è cristiano” che una famiglia non abbia da mangiare per dovere pagare i mutui agli usurai.

E’ ovvio, quindi, il riferimento a qualsiasi forma di mutuo usurario.

Non ho mai visto nè credo sia verosimile, d’altronde, pensare che “il cravattaro” o “lo strozzino” proponga o “deliberi” un “mutuo”. Credo, piuttosto, che lo qualifichi “prestito”.

Era immaginabile, quindi, di fronte alle parole “forti e chiare” pronunciate questa mattina dal Pontefice, l’informazione parziale data da alcuni organi di stampa come se il messaggio fosse rivolto solo agli usurai criminali (clicca qui per leggere quanto attentamente osservato da Libero Reporter).

Sicuro che il riferimento non fosse anche alle banche? Per quale motivo dovrebbero essere escluse? Chissà se, di fronte a qualche interrogativo del Papa, i banchieri o chi li difende sarebbero capaci di giustificarsi -così come hanno tentato, spesso- sostenendo, ad esempio: “No, scusi, le commissioni di massimo scoperto, per noi, non rientrano nel tasso effettivo perché le Istruzioni della Banca d’Italia suggerivano di escluderle; le commissioni di istruttoria veloce nemmeno; gli interessi di mora, nemmeno. In genere, in una procedura esecutiva chiediamo, intanto, la vendita dell’abitazione; poi, la verifica se il tasso è usurario lo facciamo dopo, in sede di riparto“.

Credo che questo Papa costituisca, davvero, una speranza, soprattutto in questo momento, affinché i governi riprendano atto della centralità della persona umana e della necessità che sia solo la salvaguardia di quest’ultima e non la finanza a determinare la politica.

Riporto, di seguito, il link del quotidiano L’Avvenire.

Il Papa: «Usura disumana per le famiglie» | Chiesa | www.avvenire.it.

Riporto anche alcuni miei precedenti post con miei interrogativi sul funzionamento delle strutture che dovrebbero tutelare le vittime di usura e racket:

https://ilblogdirobertodinapoli.wordpress.com/2012/05/02/ancora-unaltra-sentenza-del-tar-in-favore-di-vittima-usura-colpita-da-depressione-e-ictus-ma-e-possibile-che-si-deve-ricorrere-al-giudice-contro-il-min-interno/;

https://ilblogdirobertodinapoli.wordpress.com/2012/06/07/a-proposito-di-usura-ed-estorsione-nessuna-provvisionale-senza-il-parere-del-pm-tar-campania-accoglie-il-ricorso-della-vittima-di-estorsione/;

https://ilblogdirobertodinapoli.wordpress.com/2013/02/06/il-ministro-degli-interni-dovrebbe-chiedere-scusa-per-linefficiente-tutela-delle-vittime-di-usura-sos-racket-e-usura-il-presidente-si-da-fuoco-cronaca-tgcom24/

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Un breve servizio andato in onda su ReteSole Tv sulla IV edizione di “Anatocismo e vizi nei contratti bancari”

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 22 gennaio 2014

Intervista andata in onda alcune settimane fa su Retesole TV (canale 87 digitale terrestre nel Lazio, Toscana e Umbria) insieme ad un’interessante puntata della trasmissione “L’arte della politica” su banche e crisi (clicca qui).

Oltre che ringraziare il conduttore della puntata dott. Marco Finelli e lo staff per la professionalità ancora una volta dimostrata, non posso che ringraziare quanti hanno apprezzato e continuano ad acquistare anche questa edizione (la IV) del mio lavoro.

Sin dalla prima edizione -uscita nel Maggio 2005 quando si stentava a credere che potesse esistere l’usura bancaria e solo i giuristi o gli addetti ai lavori erano a conoscenza delle prime sentenze sull’anatocismo e sugli effetti nefasti che può comportare- ho cercato di divulgare, in forma più semplice possibile, gli strumenti di difesa (in sede civile o penale) contro richieste di pagamento superiori a quanto dovuto (principalmente nei rapporti di conto corrente o a causa di mutui nulli) o utili per ottenere la restituzione del maltolto.

Presente, sin dalla prima edizione, nelle principali biblioteche (universitarie o istituzionali, tra cui, recentemente, anche nel catalogo della biblioteca della Corte Costituzionale), non può che farmi piacere ricevere, spesso, il ringraziamento di utenti o dei loro difensori cui il mio pur modesto lavoro si è rivelato utile nel giudizio o, comunque, per far valere le proprie ragioni nei confronti della banca. Proprio in questo periodo nel quale si leggono, troppo spesso, notizie drammatiche di imprenditori scoraggiati, spero che il mio possa continuare ad essere un -pur piccolo, personale- contributo per far capire che anche contro le pretese bancarie, quando non sono fondate, si può resistere e vincere.

Dal sito di Libero Reporterhttp://www.liberoreporter.it/index.php/2013/07/banche/boom-per-il-libro-anatocismo-e-vizi-nei-contratti-bancari-gettonatissimo-da-avvocati-e-imprenditori.html

Alcune recensioni o miei interventi relativi alle precedenti edizioni su:

Isoradio Rai: http://studiodinapoli.it/archivio/contestazioni/puntata%20Isoradio%20Rai%2013%20apr%2012.mp3

Corriere della Sera del 13 Agosto 2010:

http://archiviostorico.corriere.it/2010/agosto/13/Come_difendersi_nei_rapporti_con_co_10_100813027.shtml

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Un altro suicidio per “crisi”. Dal sito de “La Stampa”: imprenditore fiorentino chiama 113 e poi si spara

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 20 gennaio 2014

Ormai non si contano più. Ricordo che, tre – quattro anni fa, si rimaneva colpiti nel leggere il numero di imprenditori che, in Grecia, si suicidavano. In Italia temo che, ormai, un evento così tragico, la disperazione massima di cui può essere vittima una persona, non sia più una notizia; ancora più triste è solo il pensare che le Istituzioni non facciano di tutto per fermare ed impedire eventi simili. Dalla lettura dell’articolo -la notizia è stata riportata da vari giornali- in questo caso, non sono riuscito a capire quali sarebbero state le responsabilità delle banche. Penso, però, anche a quanti imprenditori sono vittime di pretese assurde che, all’esito dei lunghi giudizi, si rivelano, spesso, ingiuste e non dovute. Nel frattempo -è già accaduto troppe volte- la banca, munita, magari, di un titolo esecutivo agevolmente concesso o ingiustamente non sospeso, tenta di ottenere la vendita dell’azienda, del “capannone” industriale e, perfino, della casa costruita o comprata con i sacrifici di una vita. Come si deve sentire un imprenditore, un cittadino onesto, magari con una famiglia, che è stato depredato dei suoi risparmi o che sa che non deve pagare le somme così come quantificate dalla banca e che, ciononostante, ha paura che l’indomani bussi l’ufficiale giudiziario per lo sfratto o un altro creditore o che non sa come pagare i lavoratori e far mangiare le loro famiglie? E’ questo quello che accade spesso e che i giornali o, in genere, i media tradizionali (nei cui consigli di amministrazione non è raro trovare qualche banchiere) ignorano o, forse, volutamente tacciono. Ho la sensazione che, quando si riporta la notizia di un suicidio di un imprenditore, si faccia capire sempre che si tratti di un povero disperato, uno sfortunato, la cui impresa è andata male e le banche non gli abbiano dato più credito. No, il problema non è sempre quello del “credito negato”, bensì, quello delle pretese illecitamente vantate. Nel caso dell’imprenditore fiorentino, da quanto riportato dagli organi di stampa, non si capisce bene quale sarebbe stata la responsabilità delle banche citate, a quanto pare, in un biglietto. So bene che la perdita di una persona non è risarcibile nè la punizione dei colpevoli conforterebbe i poveri parenti. Spero, però, che si faccia la massima chiarezza e si indaghi se davvero ci possa essere qualcuno che abbia istigato al suicidio. Conosco la storia un imprenditore che, anni fa, si suicidò sentendosi pressato dalle banche che, invece, all’esito di una consulenza contabile, si è rivelato essere debitrici piuttosto che creditrici. Credo che fin quando il governo, i politici non agiscono efficacemente per evitare ulteriori tragedie, non possono che ritenersi responsabili quantomeno moralmente “per omissione” per non abrogare, ad esempio, norme che consentono alle banche di chiedere decreti ingiuntivi sulla base di dichiarazioni unilaterali quasi mai confermate -quando l’utente si oppone- all’esito dei giudizi, oppure, che, di fatto, ad alcune condizioni, legittimano l’anatocismo. Una cosa dovrebbe essere certa: se un Paese dimentica la “sacralità” della persona umana costringendola alla rinuncia alla vita o alla salute, è un Paese incivile e vergognoso. Spero che chi ha il potere di cambiare le leggi o di applicarle, non dorma la notte pensando a queste vite distrutte!

La Stampa – Crisi, imprenditore fiorentino chiama 113 e poi si spara.

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Ospite su Retesole 1 TV (canale 87 digitale terrestre) per parlare di “crisi e banche”

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 17 dicembre 2013

Questa sera, a partire dalle 21, su Retesole1 TV (canale 87 digitale terrestre nel Lazio, Toscana e Umbria) andrà in onda una trasmissione della puntata di “L’arte della politica” nella quale sono intervenuto su “crisi e banche” ospite insieme all’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, al presidente dell’Adusbef Elio Lannutti , al collega avv. Alfonso Luigi Marra e al dott. Cesare Ortis, esponente di Fratelli d’Italia.

Cercherò di pubblicare qui, nei prossimi giorni, il video.

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