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Padova, due associazioni ammesse come parti civili in processo per usura bancaria

Posted by Roberto Di Napoli su 18 dicembre 2014

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All’udienza preliminare del 15 Dicembre scorso, dinanzi al Tribunale di Padova, malgrado l’opposizione dei difensori dei tre imputati, anche Confedercontribuenti (in persona del presidente Carmelo Finocchiaro e del Vice Presidente Alfredo Belluco) da me assistita, ha ottenuto di essere ammessa quale parte civile all’udienza preliminare del processo per usura a carico di alcuni rappresentanti di banche.

Dopo circa mezz’ora di camera di consiglio, infatti, la GUP, valutate le opposizioni dei difensori degli imputati, ha ammesso, invece, le costituzioni di parte civile sia della Confedercontribuenti sia di Adusbef (quest’ultima difesa dall’avv. Antonio Tanza e dall’avv. Cavallari) dal momento che dai rispettivi statuti emerge il fine di tutela delle vittime di usura.

E’, soprattutto, in questo momento particolarmente delicato in cui le imprese già lottano per sopravvivere che si rende ancora più importante il contrasto e la repressione del fenomeno usurario chiunque siano i responsabili: anche i banchieri o responsabili di filiali di banche. Mi è parso doveroso sottolineare, tra l’altro, che il danno subito da un’impresa non è limitato solo alle (peraltro, quasi sempre gravissime) perdite patrimoniali e non patrimoniali del singolo imprenditore ma si riflette sull’intera economia. Non può negarsi, infatti, che la chiusura di migliaia di imprese (già, peraltro, avvenuta in questo Paese) determina la perdita di posti di lavoro -oltre che la distruzione di un patrimonio-, compromette la produzione con indubbi riflessi sul PIL e, inevitabilmente, su tutti i contribuenti (e sono noti le conseguenza anche in termini di tassazione e gettito fiscale; per leggere una mia breve considerazione sul reato di saccheggio oltre che del reato di usura, cliccare qui). Per non parlare, infine, purtroppo, sui nefasti effetti psicologici e biologici su ogni singolo imprenditore e famiglie. Basti pensare al numero di suicidi di imprenditori negli ultimi anni: quanti sono? Troppi e anche il Veneto ne sa qualcosa. E’ giusto, quindi, che le associazioni che tutelano l’interesse all’equilibrio nei rapporti contrattuali con le banche o che perseguono l’interesse alla tutela delle vittime dall’usura, dall’estorsione o da analoghi abusi siano ammesse quali parti civili per la lesione dell’interesse collettivo perseguito.

Dopo la discussione del PM, della difesa delle altre parti civili (i titolari dell’impresa che si ritiene danneggiata) e degli imputati, il giudice si è riservato per la decisione sul rinvio a giudizio o proscioglimento degli imputati rinviando per la lettura della decisione.

Analogo provvedimento di ammissione quale parte civile, l’anno scorso, a Frosinone, era stato ottenuto anche da Sos Utenti in altro processo giunto a dibattimento sempre per usura bancaria (cliccare qui per leggere il post).

A prescindere, infatti, dall’iscrizione nell’elenco del Ministero di cui alla legge 108/1996, in tali casi, la giurisprudenza, con varie pronunce, ha affermato che le associazioni ed enti che tutelano interessi collettivi lesi dal reato hanno autonomo diritto a costituirsi parte civile per il risarcimento del danno non patrimoniale.

La notizia è stata riportata il 16 Dicembre 2014 anche da Il Mattino di Padova (cliccare qui per leggere l’articolo sul sito del quotidiano) e da Il Gazzettino di Padova (clicca qui).

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