Il 21 dicembre 2022, seminario all’Università degli studi dell’Aquila: “alla ricerca di un linguaggio comune tra matematica e diritto”
Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 2 dicembre 2022
Interverrò anche quest’anno all’interessante seminario, organizzato dall’Università degli studi dell’Aquila, che si terrà, nell’Aula Magna della sede di Economia, mercoledì 21 dicembre 2022 dalle 9,30 alle 13,30.
Nel corso dell’incontro -rivolto, principalmente, agli studenti del corso di Economia- saranno evidenziati gli aspetti di complementarietà tra matematica e diritto con riferimento ai rapporti bancari. Nella prima parte della mattinata, dopo i saluti del Presidente del Cad di Economia Prof. Walter Giulietti (Professore Ordinario di diritto amministrativo) e l’introduzione del Prof. Fabrizio Marinelli (Professore ordinario f.r. di diritto privato), sono previsti gli interventi -moderatrice la Prof.ssa Carla Barracchini– del Prof. Antonio Annibali (professore oridnario f.r. di matematica finanziaria all’Università La Sapienza di Roma) e del dott. Francesco Oliveri, autori, peraltro, di varie pubblicazioni e interventi che hanno messo in luce i diversi effetti derivanti, in alcune tipologie di rapporti (come, ad esempio, nei mutui o leasing), dall”utilizzo di un regime finanziario con capitalizzazione semplice o composta. Nella seconda parte della mattinata, interverrà il dott. Domenico Provenzano, magistrato del Tribunale di Massa, estensore di importanti pronunce in materia bancaria.
Come avevo scritto nel mio post circa un anno fa, la complementarietà tra matematica e diritto è innegabile e, spesso, imprescindibile, nella verifica della corretta instaurazione ed esecuzione dei rapporti bancari: laddove ci si trovi a verificare la legittimità della pretesa nei rapporti tra banche e utenti, la verifica della conoscenza o conoscibilità del reale costo dell’operazione, così come l’utilizzo di una formula piuttosto che un’altra, può essere determinante nella stessa valutazione della fondatezza delle domande o delle eccezioni delle parti, nella quantificazione dell’importo conteso, nonché per verificare il tasso effettivo applicato ed eventuali “oneri occulti”. L’esame di alcune pronunce suscita interrogativi in merito alla possibile, o meno, interpretazione e applicazione della legge in senso difforme dalla “regola” matematica; altre decisioni fanno riflettere sui presupposti affinché un dato statistico possa qualificarsi “oggettivo” e costituire un valido parametro di confronto per la verifica di legittimità di una clausola contrattuale. La rilevanza della complementarietà” tra matematica e diritto è evidente, quindi, se si pensa al “bene della vita” da tutelare e ai diritti fondamentali della persona umana che, quasi sempre, possono essere coinvolti e, talvolta, sono stati pregiudicati.



















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