Da Nocera a Lecce in treno per rivedere il Salento, ragazzo down trovato in stazione
Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 6 febbraio 2012
Quelle persone che, a volte, si qualificano “down”, forse, hanno davvero qualcosa di “diverso” e “anormale”; ma rispetto a cosa? Secondo me, rispetto alla “normalità”, a ciò che si verifica “di norma”, alla quotidianità che, ormai, sembra indifferente quando, addirittura, non “cinica”. Ho sempre pensato che ci sono “down” di intelligenza e sensibilità al di sopra della normalità ed intelligentissimi: forse, sarebbe più corretto dimenticare la sindrome di Down e il nome di chi l’ha scoperta e qualificarli “up” (anche se non mi ritengo un esperto in lingua inglese, altro che down!)
La storia che leggo e di cui riporto il link è un esempio; una persona, evidentemente, colpita dalla bellezza del paesaggio o dai ricordi di un bel periodo trascorso. Magari, forse, i genitori potrebbero abituarlo a guardare le condizioni meteo prima di partire. Per il resto non faranno fatica a insegnargli a viaggiare.
Da Nocera a Lecce in treno per rivedere il Salento, ragazzo down trovato in stazione.


















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