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Il mio ricordo di Franco TRITTO: un esempio di straordinaria umanità (anche all’interno degli Atenei!!!)

Pubblicato da: Roberto Di Napoli su 5 giugno 2007

Il 9 Agosto 2005, all’improvviso, è volata in Cielo una persona straordinaria ed unica. Un Professore che, a leggere quanto scritto dai suoi affezionati allievi i quali, ancora oggi, lo ricordano con fotografie e testimonianze -in un sito dove, nei minimi particolari, è riprodotta la cattedra da cui continuava le lezioni impartitegli da Aldo Moro-, è stato amato da tantissime persone. Un amico che, all’improvviso, è volato via senza tornare più in quell’aula dove i Suoi allievi, pur dopo avere seguito le lezioni e superato l’esame, erano contenti di ritrovare. Chi non ha avuto il piacere e l’onore di conoscerlo può vedere le fotografie pubblicate sul sito (www.aulaxi.it) o leggere i racconti dei suoi studenti per avere un’idea della straordinarietà di Franco Tritto. Credo che nell’attuale “mondo” universitario, un Professore che ami gli studenti a tal punto da fornire loro i propri recapiti telefonici e da preoccuparsi, quando assenti, fino a chiamarli al telefono, non può che destare meraviglia. Sarebbe, quindi, superflua ogni ulteriore parola per descrivere la sua UMANITA’. E’ stato assistente di Aldo Moro e uno dei suoi più fedeli collaboratori fino a divenire, il 9 Maggio 1978, il destinatario della telefonata con cui le Brigate Rosse gli comunicavano di avergli strappato il suo Maestro chiedendogli di portare la notizia ai familiari. E’, involontariamente, “passato nella storia” per essere stato testimone dell’ultimo folle atto dei brigatisti ma molti (io compreso prima che leggessi quanto contenuto nel sito www.aulaxi.it) non conoscono le numerose e straordinarie virtù del Prof. Tritto manifestate anche nelle sue lezioni universitarie. Ha insegnato diritto e procedura penale in varie università fino a ritornare a Roma, alla Facoltà di scienze politiche dell’Università “La Sapienza”, per potere tenere le sue lezioni nell’aula XI intitolata a Moro: aula in cui –come affermato dai suoi allievi nel sito internet- potevano nascere amori e amicizie durature. Pur scomparso prematuramente, dura ancora, infatti, l’amicizia con i suoi studenti che non l’hanno dimenticato ed, anzi, continuano ad onorarlo così come merita un uomo che, evidentemente, ha saputo manifestare, in ogni momento, la sua bontà nonché “la magia” –come, giustamente, mi ha scritto una sua allieva- "nel far sì che le cose giuste e la ricerca della verità, necessariamente ricondotte al dato umano, non si arrestino".

Avendo io studiato giurisprudenza, non ho avuto il piacere di assistere alle lezioni ma ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo a casa mia quando avevo sei anni. Lo ricordo, come se fosse ieri, intento a giocare -con la stessa meraviglia e semplicità di un bambino- con un mio videogame, uno“scacciapensieri”, aiutando Topolino a raccogliere, senza romperle, le uova lanciategli da Minnie. Mi regalò, quell’estate, una piccola macchina fotografica che ho utilizzato fino a pochi anni fa e che custodisco, tuttora, quale ricordo di una persona straordinaria. L’ho incontrato qualche altra volta e speravo, anni fa, di rivederlo con l’immaginabile desiderio di chi, da piccolo, ha conosciuto una persona e ne conserva ricordi bellissimi per il resto della vita. Non ho fatto in tempo ma, nella sua aula virtuale, i Suoi gentilissimi allievi mi hanno accolto scrivendo sulla lavagna il link con il mio blog dopo avere loro chiesto il permesso di inserire il loro link nel mio. Mi hanno riferito che dedicava particolare attenzione, nei Suoi insegnamenti, all’usura, all’estorsione e al riciclaggio. Sono, quindi, ancora più dispiaciuto di avere perso un amico e un grande Professore che mi avrebbe potuto insegnare tanto in questa materia e che, soprattutto coi suoi insegnamenti, avrebbe potuto contribuire al contrasto a tali fenomeni. Le sue lezioni sulla centralità della persona umana nel sistema giuridico avrebbero, sicuramente, potuto contribuire a sensibilizzare le Istituzioni sull’attuale mancanza di tutela delle vittime che, attualmente, subiscono i paradossi e le conseguenze di una ambigua normativa e, spesso, di interpretazioni assurde contro ogni principio costituzionale. Consiglio a chiunque di cliccare sul link al sito www.aulaxi.it per conoscere un esempio di straordinaria umanità e un grande Professore rimasto umile fino a farsi disinteressatamente amare dai suoi studenti ma che -come accade, forse, a persone perfette costrette a vivere in un mondo dove tutto funziona “alla rovescia”-, ci ha, improvvisamente, lasciati. Con la consapevolezza che “i giusti” non scompaiono mai e che la loro assenza, pur triste, è soltanto apparente in quanto continuano a guardarci da un Luogo sicuramente migliore, ho scritto a Franco Tritto una lettera che i miei amici “imbucheranno” nello spazio appositamente creato sul sito della sua Aula XI. Roberto Di Napoli

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